giovedì 23 settembre 2010

Appello per il Myanmar

Nell'appello si chiede ai governi dell'ASEN di sostenere i diritti umani in Myanmar.
L'appello è in inglese, questa è la traduzione:

Signor Ministro,

Nel corso dell'anno, in Myanmar si terranno le elezioni per la prima volta in due decenni. Tuttavia, la situazione dei diritti umani nel periodo precedente alle urne rimane grave. Oltre 2.200 prigionieri politici, molti dei quali prigionieri di coscienza, continuano a languire dietro le sbarre in Myanmar. Secondo le leggi elettorali adottate a marzo, nessuno di essi può prendere parte alle elezioni.

Invito pertanto il Suo governo, in qualità di membro dell'ASEAN, a lavorare con tutti gli Stati dell'ASEAN per sostenere i principi giuridicamente vincolanti della Carta dell'ASEAN, affinché si rispettino “le libertà fondamentali, la promozione e la tutela dei diritti umani, e la giustizia sociale”, premendo il governo del Myanmar di:

  • Rilasciare immediatamente e incondizionatamente tutti i prigionieri di coscienza arrestati esclusivamente sulla base della loro attività politica pacifica, etnia o religione.
  • Garantire che tutte le persone in Myanmar possano godere della "tre libertà" di espressione, di riunione pacifica, di associazione e per tutto il periodo delle elezioni e al di là di esso.
L'ASEAN deve svolgere un ruolo chiave nel portare questi tanto attesi miglioramenti dei diritti umani in Myanmar. Grazie per la vostra attenzione. Distinti saluti.


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